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Gli interventi si basano su tecniche quali l’ingegneria naturalistica,la fitodepurazione e la evapotraspirazione che utilizzando per gli interventi essenze arbustive, parti di piante, talee o addirittura intere biocenosi vegetali, spesso in unione con materiali come pietrame, terra, legname, riescono ad avere notevoli vantaggi rispetto alle tecniche tradizionali che risiedono soprattutto nell'annullamento dell'impatto ambientale e nei i costi di realizzazione che possono essere più bassi anche del 90% ed un inserimento di tali opere nel paesaggio di gran lunga migliore.
Infatti tra le numerose applicazioni delle metodologie che rientrano nella ingegneria naturalistica possono essere ricordate quelle legate al miglioramento dell'inserimento del paesaggio delle varie infrastrutture tra cui quelle viarie e ferroviarie, mentre tra quelle della fitodepurazione e della evapotraspirazione rientrano la bonifica dei terreni e dei corsi d’acqua da alcune tipologie di inquinamento.
Il ripristino ambientale mediante le tecniche bionaturalistiche significa apprendere dalla natura stessa l’importanza di gestire il territorio e le sue risorse con canoni eco compatibili, recuperando al contempo i modi e i tempi dell’equilibrio antico fra uomo e natura.